IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto che il consiglio comunale di Surbo (Lecce), rinnovato nelle consultazioni elettorali del 29 maggio 1988, presenta collegamenti diretti ed indiretti tra parte dei componenti del consesso e la criminalita' organizzata rilevati dall'autorita' giudiziaria; Constatato che tali collegamenti con la criminalita' organizzata determinano pressanti condizionamenti degli amministratori stessi che compromettono la libera determinazione dell'organo elettivo ed il buon andamento dell'amministrazione di Surbo; Constato che la chiara contiguita' degli amministratori con la criminalita' organizzata arreca grave pregiudizio per lo stato di sicurezza pubblica; Ritenuto che al fine di rimuovere la causa del grave inquinamento e deterioramento dell'amministrazione comunale si rende necessario far luogo allo scioglimento degli organi ordinari del comune di Surbo per il ripristino dei principi democratici e di liberta' collettiva; Visto l'art. 1 del decreto-legge 31 maggio 1991, n. 164, come convertito nella legge 22 luglio 1991, n. 221; Vista la relazione del prefetto di Lecce, n. 049/Gab del 20 settembre 1991 con la quale e' stato dato l'avvio alla procedura per lo scioglimento del consiglio comunale di Surbo ai sensi dell'art. 1, comma 2, del decreto legge 31 maggio 1991, n. 164, convertito nella legge 22 luglio 1991, n. 221; Vista la proposta del Ministro dell'interno la cui relazione e' allegata al presente decreto e ne costituisce parte integrante; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri del 30 settembre 1991; Decreta: Art. 1. Il consiglio comunale di Surbo e' sciolto per la durata di diciotto mesi.